Disastrose alluvioni in Germania: un blocco della circolazione all’origine dell’ennesimo evento meteo estremo in Europa

Le piogge intense e i temporali che negli ultimi giorni hanno interessato vaste aree della Germania occidentale, parte dell’Olanda e il Belgio stanno causando “catastrofiche alluvioni”. Come riporta il quotidiano tedesco Die Welt, citando fonti della polizia, le gravi alluvioni, che hanno colpito la città di Schuld, nel distretto di Ahrweiler, hanno causato diversi morti, fra cui due Vigili del Fuoco. Secondo fonti qualificate almeno 100 sarebbero le persone disperse, mentre 200mila sono le persone rimaste senza elettricità nella Germania occidentale. I Lander più colpiti sono il Norderno-Vestfalia e la Renania-Palatinato. Al momento il bilancio provvisorio parla di almeno 50 morti, ma il numero rischia di moltiplicarsi nelle prossime ore. La forte pioggia, caduta ininterrottamente ieri, ha provocato la piena di tutti i piccoli e medi corsi d’acqua dei Laender del Saarland, della Vestfalia e della Renania.

Sale nel corso delle ore anche il livello della Mosella, e c’è molta attenzione alle condizioni del Reno. I Vigili del Fuoco sono impegnati in centinaia di interventi, anche per liberare le persone rimaste intrappolate nelle case, a causa delle inondazioni. Ma l’ondata di maltempo non ha risparmiato neppure il Belgio, con la provincia di Liegi che ha subito pesanti inondazioni. Numerose le inondazioni che hanno allagato case, fattorie e impianti industriali. Il fiume Mosa, che attraversa Liegi e Maastricht, rischia di esondare in più punti. In Olanda, invece, si è deciso di schierare l’esercito nel sud del Paese per far fronte a quello che è stato definito ”il peggior maltempo degli ultimi 300 anni”. Decine di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case nella provincia sudorientale di Limburg, al confine con la Germania, e sono state ospitate in hotel e in centri sportivi.

Centinaia di persone sono rimaste senza elettricità e il compito dei militari è quello di aiutarli a mettersi in salvo, anche dopo la chiusura di diverse strade e autostrade. La violenta ondata di maltempo che ha messo in ginocchio parte del Belgio e la Germania occidentale è stata provocata dall’isolamento di un “cut/off”, con un nocciolo di aria fredda, di origine polare marittima, nella media troposfera. La depressione in quota, occludendosi sopra la Germania occidentale, ha dispensato piogge estese e persistenti che hanno provocato il rapido ingrossamento dei principali bacini idrografici dell’area. Anche se non si sono avute intensità particolarmente elevate (non hanno superato i 20 mm/h), le bande di pioggia lungo tutto il fronte occluso sono state particolarmente estese, tanto da creare enormi criticità all’intero reticolo idrografico, che non poteva sostenere portate di questo tipo. Parliamo di miliardi di metri cubi d’acqua in un solo giorno da smaltire. Come capita sovente in questo determinato periodo dell’anno le intense e persistenti precipitazioni, divenute di carattere torrenziale, si sono manifestate in seguito ad un deciso blocco della circolazione atmosferica, avvenuto proprio nel cuore del vecchio continente. Gli attori sono sempre gli stessi.

Da un lato abbiamo un promontorio anticiclonico di blocco, che dal mar Nero si allunga fino alle Repubbliche Baltiche e alla Russia occidentale, con in quota una moderata “avvezione di spessore” lungo il suo bordo più occidentale che crea massimi di geopotenziale in quota, capaci di arrestare il flusso perturbato principale, facendo deviare il ramo principale del “getto polare”, in modo brusco verso nord, fin quasi a raggiungere le latitudini polari. Dall’altra parte, invece, troviamo una vecchia circolazione depressionaria extratropicale, in fase di lento colmamento, che impattando lungo il margine occidentale di questo promontorio anticiclonico di blocco, impossibilitata ad evolvere verso levante, tende a rimanere semi-stazionaria per giorni su una determinata area geografica, apportando su questa condizioni di marcata instabilità atmosferica, con piogge e fenomeni temporaleschi piuttosto diffusi e frequenti nel tempo sulla suddetta area. In tale contesto con figurativo la stessa circolazione depressionaria, isolandosi dal flusso perturbato principale, che tende a ricompattarsi lungo le medie-alte latitudini, si evolve rapidamente in “cut/off” (vortice ciclonico chiuso in quota e pianamente autonomo) che stazionando sulle medesime aree tende a scaricare tutte le sue energie, sotto forma di precipitazioni particolarmente intense e persistenti, capaci di apportare significative criticità idrogeologiche su ampie porzioni di territori, regionali o nazionali.

Le piogge persistenti e gli eventi alluvionali che in questi giorni stanno colpendo diverse regioni dell’Europa centrale si stanno sviluppando proprio in una situazione di blocco atmosferico, indotto dalla presenza di un promontorio anticiclonico di blocco che dal mar Nero si elonga fino alla Russia occidentale, convogliando su quest’ultima aria più calda sub-tropicale continentalizzata. Questa struttura anticiclonica impedisce la naturale evoluzione verso levante dei sistemi depressionari provenienti dall’Atlantico, arrestandoli e rendendoli semi-stazionari all’altezza dell’Europa centrale. Una volta bloccata questa circolazione depressionaria, divenendo stazionaria, tende a dispensare piogge molto abbondanti fra Belgio, Francia nord-orientale, Germania meridionale, Svizzera, Repubblica Ceca, con le conseguenti inondazioni nelle aree interessate da queste precipitazioni incessanti.

Lo stazionare, sopra la Germania e la Svizzera, di un’area “pseudofrontale”, sta contribuendo ad arrecare precipitazioni persistenti, spesso a sfogo di rovescio o temporale. Fenomeni temporaleschi che purtroppo continueranno a persistere anche nei prossimi giorni, scaricando nuove precipitazioni che potranno risultare localmente abbondanti, specialmente tra Germania meridionale e Svizzera

Lascia un commento